La bellezza di un sorriso è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito...
 
 

 

Forse solo chi vuole s’infinita.

 

 

 

 

 

Il mio slancio è infinito come il mare e non meno profondo è il mio amore; più te ne dono più ne posseggo perchè entrambi sono infiniti.
 
Ci sono due infiniti che mi confondono: quello nella mia anima mi divora; quello che mi circonda mi schiaccia.
L’infinito. Sempre in vantaggio di un pensiero, avanti di una galassia rispetto alla nostra immaginazione.

 

 

 

 

 

 

 

Cosa direbbe l'Universo se l'Infinito chiedesse più Spazio?

Il fascino assurdo dell’amore sta nel trovare il mistero in un solo essere, nello scoprire – o piuttosto nell’inventare – un infinito in un’esistenza di sconcertante finitudine.

 

 

 

Ma alla fine, cos’è un uomo nella natura? Un nulla davanti all’infinito, un tutto davanti al nulla, qualcosa di mezzo tra il nulla e il tutto, infinitamente lontano dal comprendere gli estremi.

Il fine e il principio delle cose gli sono inesorabilmente nascosti da un segreto impenetrabile.

 
 

 

 

 

 

Tra questa immensità

 

 

 

 

s’annega il pensier mio:

 

 

 

 

e il naufragar m’è dolce in questo mare.

Ma di certo, l’enigma più grande e straordinario, ancora più che l’universo, è la nostra mente, di cui ancora sappiamo tanto poco, molto meno di quello che essa ha capito dell’universo.
 
 
Cosa vuole la cultura? Rendere comprensibile l’infinito. Vuole creare ordine − non sempre, ma spesso. E come esseri umani, come facciamo ad affrontare l’infinito? Come possiamo afferrare l’incomprensibile? Attraverso liste, cataloghi, collezioni nei musei, enciclopedie e dizionari.
Il numero di Realtà è infinito.
Il numero di ogni sottoclasse di Realtà è infinito.

 

Ad esempio, il numero di Realtà che contengono l’Eternità è infinito,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
il numero di Realtà che non la contengono è infinito,
il numero di Realtà in cui l’Eternità esiste ma viene abolita è infinito.

 

 
 
 
 
Ogni cosa o è principio o deriva da un principio: ma dell’infinito non c’è principio, ché sarebbe il suo limite. Inoltre è ingenerato e incorruttibile, in quanto è un principio, perché di necessità ogni cosa generata deve avere una fine e c’è un termine di ogni distruzione. Perciò, come diciamo, esso non ha principio, ma sembra essere esso principio di tutte le altre cose e tutte abbracciarle e tutte governarle, come dicono quanti non ammettono altre cause oltre l’infinito.
 
 

 

 

 

 

 
 
 
Partecipazione          

© Free Project. All Rights Reserved.